Samsung Knox è uno speciale livello di sicurezza nativamente presente negli smartphone Galaxy del gruppo coreano. Nato qualche anno fa come servizio ad uso esclusivo dei telefonini aziendali, con il tempo Knox si è imposto quale piattaforma utile anche per le persone comuni, soprattutto in periodi di forte impatto circa le tematiche legate alla protezione dei dati digitali.
Puoi immaginare Knox come una funzione magica che trasforma un solo telefono in due dispositivi distinti, con contenuti accessibili solo dall’una o dall’altra parte. Tradotta sui più recenti modelli di smartphone come Area Sicura, la finalità è quella di permettere agli utenti di spostare contenuti di qualsiasi tipo dalla visuale globale ad una protetta, accessibile solo tramite riconoscimento alfanumerico o biometrico. Cioè? Area Sicura è una porzione del software a bordo dei Galaxy, dentro cui non può entrare chiunque ma solo il reale utilizzatore del cellulare.
Che si tratti di foto e video privati, applicazioni o giochi, documenti, note e fogli di calcolo, tutto rimane segreto e completamente invisibile, grazie a un layer protettivo avanzato. Il vantaggio è che le procedure di accesso a Knox sono separate da quelle del telefono generale, dunque se anche un hacker dovesse riuscire a intercettare la chiave principale, farebbe molta difficoltà a ottenere anche la secondaria, utile per l’Area Sicura.
Se il funzionamento di Knox per il consumatore finale si traduce in una modalità di utilizzo più attenta alla privacy, le aziende hanno certamente motivi ulteriori di integrazione con il servizio di Samsung. Knox Premium è fondamentalmente una soluzione di gestione basata su cloud, creata per supportare i reparti IT delle organizzazioni, anche governative. A seguito di diverse certificazioni, Knox è persino entrato in enti molto sensibili dal punto di vista della sicurezza digitale, come il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Non a caso, con l’arrivo di Android Oreo, Knox è stato integrato in Enterprise di Google Android for Work, per fornire protezione in tempo reale del kernel di Linux, controllo dei malware e delle procedure di avvio.
Probabilmente Knox non troverà mai senso all’interno delle attività quotidiane tra cui la ricezione e l’invio dei messaggi, il salvataggio dei contatti o l’accesso alle app di home banking, però ci sono tanti contenuti che non si vorrebbe far vedere a terzi, nel caso entrino in possesso del proprio telefono. Samsung ci ha dato Knox per questo e vale la pena imparare a usarlo.
Ottobre è in molte zone del mondo il mese della sicurezza, considerata anche come cybersecurity. Samsung ha attivato in Italia diverse iniziative a riguardo, tra cui alcune incentrate sul far conoscere a più individui Knox. Durante i 30 giorni, gli utenti business hanno potuto provare, gratuitamente, le funzionalità avanzate della piattaforma, così da valutare una possibile integrazione nei loro sistemi. Grazie a Knox Configure, la soluzione della multinazionale acquisisce personalizzazione e versatilità maggiore, visto che può adattarsi alle esigenze delle singole compagnie. Sfruttando le API aperte offerte da Samsung, Knox riesce a comunicare facilmente con i software aziendali, contribuendo a creare un livello di protezione adeguato per operazioni di ogni tipo.