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Come posso proteggermi da un attacco SQL injection?

Nella maggior parte dei casi, programmi informatici, siti web e app utilizzano database per gestire e memorizzare i dati in modo sicuro. Esempi di dati memorizzati in questi database sono le informazioni sui prodotti sui siti web, i dati sul comportamento degli utenti e le credenziali di accesso.

Il linguaggio di programmazione SQL (Structured Query Language) è diventato lo standard per la fornitura e la gestione di queste varie forme di informazioni nei sistemi di database.

Non è difficile immaginare quindi che i database SQL rappresentino un bersaglio piuttosto attraente per gli hacker, i quali utilizzano attacchi SQL injection per compiere furti o manipolazioni di dati.

Leggi e scopri cosa sono gli attacchi SQL injection, come funzionano e cosa puoi fare per proteggerti.

Che cos’è un attacco SQL injection?

Open Web Application Security Project (OWASP), la più grande fondazione indipendente al mondo che si occupa di sicurezza del software, indica regolarmente gli attacchi SQL injection tra i 10 principali attacchi informatici.

Il termine SQL injection indica esattamente di cosa si tratta: un’iniezione di codice nel linguaggio SQL. Non è esattamente autoesplicativo, ma si può almeno avere un’idea della posta in gioco, ovvero l’immissione non autorizzata di codici di richiesta o di query nei sistemi di database.

Prima di spiegare in dettaglio come funziona un attacco SQL injection, diamo un’occhiata al significato di SQL.

Cosa c’è dietro il termine SQL?

Il linguaggio di programmazione SQL viene utilizzato diffusamente per organizzare l’interazione o la comunicazione tra database relazionali, che ovviamente si trovano su server SQL.

SQL è diventato lo standard perché fornisce ai programmatori un linguaggio di programmazione flessibile e versatile che offre loro molti modi per personalizzare i sistemi di database.

I sistemi di gestione dei database relazionali sono tra i più diffusi anche nel settore informatico perché sono considerati molto affidabili e aiutano a evitare incongruenze nei record di dati. La copia è inutile perché i codici SQL utilizzati in questi sistemi di database non possono essere incollati semplicemente in altri database, un fattore importante dal punto di vista della sicurezza.

Ad esempio, quando si clicca su un prodotto in un negozio web, viene inviata una richiesta in background al server del gestore del negozio web e quindi al database in cui sono memorizzate le informazioni sul prodotto. Qui viene utilizzato il linguaggio di database SQL per elaborare la richiesta e restituire i risultati della ricerca al negozio web.

Affinché queste richieste corrispondano ai database e il prodotto venga visualizzato all’utente, i programmatori definiscono comandi SQL che regolano le operazioni di richiesta e interrogazione (query) all’interno del sistema nelle interfacce SQL.

I sistemi di database basati su SQL sono vulnerabili?

Ovviamente, i gestori di siti web e app adottano le massime precauzioni di sicurezza nella realizzazione dei codici e delle interfacce di richiesta e query, e anche gli stessi server SQL soddisfano i più elevati standard di sicurezza.

Tuttavia, quando si produce il codice sorgente, spesso molto esteso e scritto in un linguaggio di programmazione che generalmente utilizza un testo semplice, è sempre possibile che si verifichino piccole imprecisioni.

In genere, queste imprecisioni o errori di script nel codice sorgente non hanno alcun impatto sul funzionamento delle richieste e delle query definite, ma i truffatori informatici possono trovare rapidamente errori nel codice sorgente dei sistemi di database basati su SQL. Proprio quello che aspettano gli hacker.

Come funziona un attacco SQL injection?

Gli attacchi SQL injection sono un tipo di attacco informatico in cui gli hacker mirano a iniettare, o inserire, il proprio codice in un sito web, in un’app o addirittura in un programma.

Per cui, quando i criminali informatici trovano piccoli errori di script o imprecisioni nel codice sorgente dei sistemi di database basati su SQL, è come se trovassero una porta aperta perché sono in grado di scoprire vulnerabilità nei programmi, nei siti web e nelle app di aziende, banche o enti governative e di iniettare il proprio codice.

Nella maggior parte dei casi, un attacco SQL injection sfrutta una vulnerabilità che può manifestarsi se la connessione tra un’applicazione web e i database è configurata in modo errato.

I codici iniettati in questo punto di connessione possono causare molti danni, come ad esempio bypassare la funzione di accesso e il relativo processo di autenticazione o spiare altri dati.

Una volta che gli hacker hanno ottenuto l’accesso a un sistema di database basato su SQL tramite una piccola vulnerabilità, possono anche accedere facilmente ai database in cui sono conservati i dati veramente sensibili. Per fare un esempio, ecco due possibili scenari di come potrebbe iniziare un attacco SQL injection.

Attacchi SQL injection e dati utente

Molto spesso, i criminali informatici tentano di eseguire un attacco SQL injection basandosi sull’input dell’utente, ad esempio quando accede a un sito web, scrive una recensione o utilizza la funzione di ricerca. Se il sito web non dispone di un’adeguata funzionalità di pulizia degli input negli script, per gli hacker è facile iniettare i propri codici proprio in questo punto.

Una volta che gli hacker iniettano il loro codice nei database degli operatori dei siti web, gli effetti possono essere devastanti. Ad esempio, possono effettuare transazioni presso la nostra banca a nostro nome o vendere dati rubati su vasta scala nella darknet.

Per noi utenti è praticamente impossibile sapere se su un sito web vengono utilizzati script difettosi o se la pulizia degli input è insufficiente. Ma con gli strumenti giusti, possiamo sicuramente capire se un sito web che utilizziamo è stato violato (ne parleremo tra poco). In ogni caso, per i criminali informatici è facile sferrare attacchi SQL injection tramite i campi di input delle pagine web.

Cookie come attivatori di attacchi SQL injection

I cookie sono piccoli file di testo che forniscono informazioni sulle nostre visite a un sito web, sulla durata delle visite e sulle informazioni che inseriamo. Questi piccoli file di testo vengono memorizzati nel browser per rendere la navigazione in Internet più piacevole e pratica.

Gli operatori dei siti web utilizzano i cookie, ad esempio, per analizzare il comportamento degli utenti e per pianificare meglio il targeting dei prodotti e altre misure strategiche o di marketing.

Ma i criminali informatici possono manipolare anche i cookie in modo da trasferire il codice infetto al server dell’operatore del sito web e quindi ai database.

Che impatto hanno gli attacchi SQL injection?

Gli attacchi SQL injection sono rivolti principalmente a banche, enti governativi, istituti di ricerca e aziende e possono avere conseguenze devastanti per le organizzazioni e le aziende colpite.

Ma anche i privati possono essere colpiti, nello specifico quando utilizzano un sito web che è stato oggetto di un attacco SQL injection. L’impatto può essere significativo.

In un attacco SQL injection, gli hacker possono innanzitutto puntare ad acquisire i dati dell’utente per poi venderli sulla darknet, commettendo quindi un furto di identità. È facile immaginare le implicazioni di tutto ciò: non avrai più accesso ai tuoi account utente e non potrai più accedere ai tuoi conti assicurativi o bancari.

Di conseguenza, oltre al furto di identità, potresti subire anche danni finanziari significativi se gli hacker rubano del denaro dal tuo conto presso una banca o un altro istituto finanziario.

Adesso, fortunatamente, per gli utenti privati esistono modi di scoprire se sono caduti vittima dei criminali informatici utilizzando dei siti web. Puoi utilizzare Avira Identity Assistant per verificare se i tuoi indirizzi email o dati personali sono stati pubblicati nella darknet.

Come posso proteggermi dagli attacchi SQL injection?

Gli attacchi SQL injection mirano sempre a colpire aziende e organizzazioni: ciò significa che il singolo individuo non è il bersaglio di questi attacchi informatici, ma gli effetti sono talvolta devastanti per tutti.

Ecco perché è molto utile scoprire se sei finito indirettamente nel mirino dei criminali informatici. A volte non c’è bisogno di fare indagini perché molti operatori di siti web segnalano abbastanza velocemente che i propri database sono stati violati. Tuttavia, è molto più efficace utilizzare strumenti e servizi che offrono un certo livello di protezione proattiva contro gli effetti degli attacchi SQL injection.

Utilizza un gestore delle password per proteggere le tue password

A prescindere dalle attività che svolgi in Internet, è fondamentale utilizzare password complesse per la tua sicurezza. Molti siti web affidabili chiedono di creare una password di almeno otto caratteri e contenente caratteri speciali, numeri e lettere maiuscole e minuscole. In alcuni casi ti viene anche mostrato quanto è sicura la tua scelta. Ovviamente non c’è bisogno di dire che occorre utilizzare password diverse per account e accessi ai vari siti web e che bisogna evitare come la peste i siti web dall’aria sospetta.

La soluzione più facile, e soprattutto più sicura, è utilizzare un gestore delle password. Con questi strumenti è sufficiente utilizzare una password principale complessa e lasciare a loro il compito di utilizzare le loro tecnologie di crittografia per creare e memorizzare password complesse. Considerali come un’agenda chiusa con un lucchetto: solo tu puoi aprirla per visualizzarne il contenuto.

A nostro avviso, l’utilizzo di un gestore delle password è un’ottima mossa per rafforzare la protezione generale delle tue attività online.

Con Avira Password Manager dovrai solo ricordare la tua password principale. Questa app può anche aiutarti a utilizzare password complesse per tutti i tuoi account, sia nei browser che sui dispositivi mobili. Le password utilizzate più volte o deboli vengono visualizzate nell’app e possono essere modificate direttamente.

Se un sito web che stai utilizzando è stato violato con un attacco SQL injection, utilizzando la versione Pro di Avira Password Manager puoi ricevere una notifica e agire immediatamente cambiando le tue password. Ciò significa che Avira Password Manager può aiutarti a minimizzare l’impatto di un attacco SQL injection.

Riduci al minimo l'impatto degli attacchi SQL injection con Avira Password Manager
Avira Password Manager può aiutarti se un sito web che utilizzi è stato colpito da attacchi SQL injection

Protezione essenziale contro gli effetti degli attacchi SQL injection: programmi antivirus

Secondo Statista negli Stati Uniti ci sono stati 117,9 milioni di casi noti di criminalità informatica solo nel 2021. Questi sono solo i casi segnalati, quindi il numero di quelli non segnalati sarà significativamente più alto. Se si considera che gli attacchi SQL injection rientrano nella top 10 degli attacchi informatici, il problema delle minacce diventa ancora più preoccupante. Ecco perché è essenziale disporre di un programma antivirus. Ma probabilmente lo sapevi già.

Un buon programma antivirus esegue controlli regolari (scansioni) su tutti i dispositivi. In molti casi, infatti, non ci accorgiamo subito di essere stati vittime di un attacco SQL injection avvenuto perché i criminali informatici hanno scoperto delle vulnerabilità sui siti web che utilizziamo e hanno iniettato il loro codice.

Non devi nemmeno spendere un centesimo perché Avira Free Antivirus ti permette di proteggere i tuoi dispositivi dagli attacchi dei virus e quindi ti offre una migliore protezione dall’impatto degli attacchi SQL injection sui siti web che utilizzi.

Avira Free Antivirus
Avira Free Antivirus può aiutarti a ridurre al minimo l’impatto degli attacchi SQL injection

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