Cross-site scripting (XSS): la minaccia nascosta su Internet

I criminali informatici stanno diventando molto creativi nel trovare il modo di danneggiare le loro potenziali vittime. Da messaggi di posta indesiderata ed e-mail di phishing a download dannosi, gli hacker e altri malintenzionati simili utilizzeranno qualsiasi mezzo a loro disposizione. Un’altra minaccia relativamente facile da attuare per gli hacker sono gli script tra siti. Continua a leggere per sapere che cos’è esattamente, come funziona e come puoi proteggerti. Scopri anche come Avira Browser Safety può aiutarti a navigare su Internet in modo più sicuro.

 

Che cosa è il cross-site scripting (XSS)?

Il termine cross-site scripting (XSS) indica un tipo di attacco informatico in cui i criminali informatici sfruttano le vulnerabilità della sicurezza di un sito Web. In un attacco XSS, gli aggressori iniettano codice dannoso nel sito Web preso di mira. La particolarità è che il codice non viene eseguito nel server del sito Web visitato, ma solo nel browser del visitatore. Questo frammento di codice viene spesso inserito tramite il campo dei commenti o di ricerca. Diventa pericoloso non appena il browser lo legge ed esegue.

In questo contesto, il linguaggio di programmazione JavaScript gioca un ruolo cruciale. Gli sviluppatori lo utilizzano per incorporare elementi interattivi nei siti Web. I criminali informatici sfruttano le falle di sicurezza presenti negli script, come i campi dei commenti, le barre di ricerca e i moduli di registrazione, per iniettare il loro codice nel sito Web interessato. In questo modo, un sito Web altrimenti innocuo si trasforma in un indirizzo dannoso per gli utenti di Internet. Dato che a essere manipolati sono principalmente i campi di input, il cross-site scripting è essenzialmente paragonabile a un attacco SQL injection.

Come funziona il cross-site scripting?

In pratica, il cross-site scripting funziona sempre sfruttando le vulnerabilità di sicurezza dei siti Web. L’aggressore identifica questa vulnerabilità e inietta il proprio codice (solitamente tramite JavaScript). Non appena l’utente accede al sito Web tramite il browser, il codice dannoso viene attivato.

Esistono tre diversi tipi di cross-site scripting, ognuno con un funzionamento diverso.

XSS memorizzato

Con l’XSS memorizzato, noto anche come XSS persistente, i criminali introducono il codice non solo temporaneamente ma anche in modo permanente nel server del sito Web interessato. Nella maggior parte dei casi, viene inserito in un database ed eseguito ogni volta che un browser attiva quella sezione del sito Web.

Facciamo un esempio: un criminale informatico lascia un commento, un post su un forum o un intervento nel libro degli ospiti, memorizzando il codice dannoso in questo testo. Non appena la potenziale vittima legge questo campo di testo nel proprio browser, il codice viene eseguito in background senza che nessuno se ne accorga.

XSS riflesso

Un altro tipo di cross-site scripting è chiamato XSS riflesso. Qui non è il sito Web o un campo di input ad essere manipolato, ma il link che porta al sito Web. Quando l’utente clicca sul link, il sito Web si apre e il codice viene inviato al server come parte dell’URL. In questo modo il codice viene restituito direttamente al browser (“riflesso”) in modo che il browser lo esegua.

Facciamo un esempio: un criminale informatico invia alla sua potenziale vittima un link a un sito Web. L’URL del link contiene già codice dannoso, quindi viene eseguito immediatamente all’apertura nel browser.

XSS basato su DOM

Negli attacchi XSS locali o basati su DOM, i criminali informatici non sfruttano una vulnerabilità di sicurezza su un server Web, ma inviano tramite e-mail lo script dannoso alle potenziali vittime. Questo script dannoso viene quindi eseguito nel browser senza che nessuno se ne accorga. I criminali informatici utilizzano metodi di ingegneria sociale (come il phishing o lo spoofing) per indurre le vittime ignare a visitare un sito Web fasullo.

Tutto ciò che devi fare è cliccare su un link apparentemente affidabile inviato via e-mail, e il tuo browser avrà già integrato lo script dannoso (chiamato JavaScript lato client). Il browser accetta questo script infetto perché erroneamente lo considera parte del codice sorgente di questo sito Web apparentemente affidabile e lo esegue, mostrandoti la pagina Web a cui hai avuto accesso, anche se si tratta di una versione manipolata. Se il browser ha anche diritti speciali nel tuo laptop o PC, gli hacker possono addirittura spiare e manipolare i dati memorizzati localmente sul tuo dispositivo.

Facciamo un esempio: un utente apre una pagina tramite un link dannoso. Il browser carica la pagina Web e il codice HTML associato. Il modello DOM (Document Object Model) definisce la struttura di questo codice HTML e fornisce a JavaScript la possibilità di modificare determinati elementi della pagina. I criminali informatici modificano e manipolano questi elementi inserendo codice dannoso. Quando si visita la pagina, questo codice viene poi recuperato, scaricato dal browser ed eseguito.

Quali sono gli impatti degli attacchi XSS?

Gli impatti degli attacchi cross-site scripting sono variabili. In tutti i casi, XSS rappresenta un attacco alla sicurezza delle applicazioni Web e degli utenti che le utilizzano.

Le conseguenze più comuni del cross-site scripting includono:

Come si individua il cross-site scripting?

Poiché la maggior parte degli attacchi XSS avviene in background in modo inosservato, è relativamente difficile accorgersene per un normale utente di Internet. Fortunatamente, però, ecco alcuni suggerimenti che dovresti tenere a mente durante la navigazione:

Come puoi proteggerti dal cross-site scripting?

Prima di tutto: i gestori di siti Web devono garantire che tutti gli input degli utenti vengano filtrati e ripuliti per impedire la trasmissione di codice dannoso, ad esempio tramite link. Possono anche essere utili criteri di protezione dei contenuti per determinare quali contenuti possono essere caricati ed eseguiti in un sito Web.

Anche tu, come utente che visiti siti Web, puoi proteggerti dagli attacchi XSS. Dopotutto, gli utenti rimangono il più grande punto debole durante l’utilizzo di dispositivi e applicazioni digitali.

Dovresti anche informare i gestori del sito Web se noti attività insolite. Se noti pop-up sospetti o ricevi un link compromesso, con le tue informazioni puoi proteggere altre potenziali vittime.

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